INPS ti chiede di restituire la pensione? Attenzione: molto spesso non va restituita

1. Indebito assistenziale: cos’è?

Parliamo di indebito assistenziale quando determinate somme di denaro dovute a titolo di pensione o indennità continuano ad essere erogate da INPS anche in caso di sopravvenuta carenza dei requisiti previsti per legge.

Cioè, per esempio:

  • in caso di mancanza dei requisiti reddituali (il reddito percepito è superiore alla soglia prevista per legge per l’erogazione di una data pensione)
  • in caso in mancanza dei requisiti sanitari 
  • in caso di mancanza dei requisiti socio-economici (incollocazione o disoccupazione)
  • in caso di mancanza di requisiti di altra natura (es. ricovero gratuito in caso di indennità di accompagnamento)

Quindi → quando l’INPS richiede la restituzione di somme indebitamente erogate stiamo parlando di indebito assistenziale: molti pensionati o percettori si trovano giustamente spiazzati di fronte a tali richieste non comprendendone nemmeno l’origine.

Molti però non sanno che molto spesso le richieste di INPS sono illegittime e LE SOMME NON VANNO RESTITUTE

Questi casi sono molti più di quello che si pensa anche se purtroppo, per disinformazione, molti percettori e pensionati di fronte ad una richiesta di restituzione da parte di INPS pensano di correre ai ripari pagando subito quanto richiesto, anziché informarsi preventivamente sulla legittimità della richiesta.

In questo articolo vedremo nel dettaglio i casi in cui la cifra richiesta NON VA RESTITUITA e come potersi difendere di fronte ad una richiesta di pagamento.

2. Il quadro normativo e giurisprudenziale

La regola generale prevista dal nostro ordinamento giuridico è che le somme indebitamente percepite debbano essere restituite. La norma di riferimento è l’art. 2033 c.c. secondo cui “Chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto di ripetere (cioè di vedersi restituito) ciò che ha pagato”.

Questo principio generale però non si applica in alcuni settori del nostro ordinamento, vale a dire nel diritto previdenziale e assistenziale, materie molto delicate e per le quali il principio di buona fede e di tutela dell’affidamento vengono privilegiati rispetto al diritto di vedersi restituito quando indebitamente pagato.

L’indebito assistenziale si inserisce dunque in un ambito in cui la normativa generale, come l’art. 2033 c.c., è derogata da principi specifici del diritto previdenziale e assistenziale. La Giurisprudenza è ormai consolidata nel ritenere che l’indebito non vada restituito quanto il percettore si trova in una situazione “idonea a generare affidamento”, ovvero quando è in BUONA FEDE

–  NON VANNO QUINDI RESTITUITE:

le somme percepite in buona fede, per esempio nel caso in cui l’errore è stato fatto da INPS e il pensionato ha ricevuto quei soldi in buona fede (senza sapere che non gli spettavano). In questi casi la legge protegge il diritto a non restituire quanto ricevuto secondo il principio della “tutela dell’affidamento”.

– VANNO INVECE RESTITUTE:

le somme percepite per dolo o grave negligenza del beneficiario: la restituzione diventa obbligatoria se il beneficiario ha agito con dolo o grave negligenza, come ad esempio nel caso in cui si sono fornite false informazioni reddituali al fine di vedersi erogate prestazioni che non sarebbero spettate.

→ non tutti sanno, inoltre, che perfino le somme erogate in assenza dei requisiti reddituali vanno restituite SOLO a partire dalla data del provvedimento amministrativo che accerta il superamento della fascia di reddito.

3. Cosa fare se si riceve una richiesta di restituzione dall’INPS

Se hai ricevuto una richiesta dall’INPS per la restituzione di somme erogate, ecco cosa fare:

  1. Verifica la motivazione della richiesta: analizza le ragioni indicate dall’ente, con particolare attenzione alle condizioni reddituali o ai requisiti mancanti.
  2. Consulta un legale esperto: rivolgiti a un Avvocato esperto in materia per valutare se sussistono i presupposti per contestare la richiesta.
  3. Avvia un’azione giudiziale: con l’assistenza di un Avvocato esperto in materia puoi proporre opposizione per difendere il tuo diritto, appellandoti ai principi di tutela dell’affidamentO

4. Richiedi assistenza legale

Hai ricevuto una richiesta di restituzione da parte dell’INPS e non sai come procedere? Contattami per una consulenza personalizzata: valuteremo insieme la tua posizione e i passi migliori per tutelare i tuoi diritti.

 

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